Il Santuario della Beata Vergine del Pilone, bellissimo esempio di barocco piemontese, interamente costruito in cotto a vista, venne edificato tra il 1685 ed il 1691 sul luogo dove il 23 Luglio del 1684 un pilone votivo, dedicato alla Madonna, cominciò ad ondeggiare per “convincere” gli scettici circa una straordinaria guarigione avvenuta alcuni giorni prima. Sul luogo si costruì subito un altare, quindi una cappella per racchiudervi il Pilone.
L’attuale costruzione è per gran parte opera dell’Architetto Baroncelli, fatta eccezione per il coro e le cappelle laterali, opera, rispettivamente, del Leoni e del caronesi.
All’interno si possono ammirare alcuni bassorilievi del Bernero, (ai lati dell’altare), affreschi e tele dell’Ayres, nonchè l’imponente statua della Beata Vergine, collocata nella cappella alla destra dell’altare, opera dell’Antonini. I bassorilievi del coro e delle navate laterali, risalenti al 1865, sono opera del Simonetta.
Il maestoso Altare maggiore, oggetto di un completo restauro eseguito nel 1997, costituisce senza dubbio una delle più significative testimonianze del periodo barocco in Piemonte.
Fulcro del Santuario, da un punto di vista artistico e di venerazione, è La Madonna delle Grazie.
L’immagine, databile tra 1630 e 1684 e posta nel primo altare a sinistra, racchiusa in un pregevole trionfo ligneo, rappresenta la Vergine con bambino in braccio, una piccola colomba. Nella mano della Madonna, invece, una pera.
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